In Vobis: il dolore che diventa forza
In Vobis è
un concept album che scava nell’abisso delle emozioni più oscure
Paindaman affronta l’inferno personale e lo ripropone in musica, trasformando dolore e conflitto interiore in arte.
“Ossa” è una delle tracce più intense e simboliche di In Vobis, un brano che racconta il percorso di Paindaman attraverso esperienze dolorose che lo hanno segnato e reso ciò che è oggi.
Tradimenti, amicizie spezzate, sfide personali: ogni episodio diventa materia viva, trasformata in parole che non chiedono pietà. È qui che “farsi le ossa” assume un significato crudo e concreto, un processo di crescita che passa attraverso la sofferenza.
Il resto del progetto continua a muoversi su questo stesso binario: un percorso tortuoso e viscerale dentro l’animo umano. Paindaman mette a nudo i propri demoni – rabbia, ansia, invidia, malinconia – e li affronta uno per uno, in un racconto in rima che diventa specchio delle fragilità universali.
“In Vobis” è un disco che non cerca scorciatoie né compiacimenti: è diretto, doloroso, vero. Ogni traccia è un passo nel buio, ma anche un invito ad attraversarlo per trovare un nuovo inizio.
L’album parla di sofferenza, sì, ma anche di possibilità: quella di uscirne, di capirsi, di diventare finalmente se stessi.

Chi è Paindaman?
Paindaman, al secolo Simone Sommacampagna, è un artista che scrive con il cuore e affonda la penna dove fa più male.
Dal 2006 costruisce la sua identità artistica tra rap e introspezione, passando per collettivi come OTL e progetti solisti sempre più maturi. La sua scrittura è cruda, diretta, profondamente umana. Ogni pezzo è uno specchio: parla di sé, ma riflette paure e pensieri che appartengono a tutti.
Nel corso degli anni ha affinato la sua poetica personale, esplorando sonorità nuove senza mai perdere autenticità. Dal 2024 fa parte del roster Rhoon Records, pronto a raccontare la realtà attraverso la propria lente. “In Vobis” è il suo lavoro più ambizioso: un album che è anche un rito, un’autoanalisi lucida e coraggiosa. Le sue parole colpiscono perché vere, perché necessarie.